RAPPRESENTAZIONI
FUTURE:
In fase di programmazione per l'anno 2015
PASSATE:
25/01/2013 Teatro Murialdo, TORINO
12/05/2013 Teatro Parrocchia Gesù Buon Pastore, TORINO
17e18/05/2014 Teatro S. Anna TORINO
TRAMA
Nonostante sia una commedia scritta nel 1668, il tema della stessa è di una modernità disarmante.
E’ una commedia sul denaro. Se ne parla sempre, ma non c'è o meglio: non si vede. E' invisibile, come un dio.
E' il dio di quella miserabile religione di cui Arpagone è l'officiante. E' un fantasma che circola tra gli esseri umani in carne e ossa. E' sottoterra, sepolto in giardino.
In Arpagone l'avarizia ha soffocato ogni altro sentimento, i figli Cleante ed Elisa lo odiano; Arpagone vuole sposare la bella e povera Marianna, che è amata da Cleante, e vuole maritare Elisa al vecchio Anselmo che l'accetta senza dote.
A questo punto, il valletto di Cleante, Freccia, ruba ad Arpagone la cassetta con il denaro e la consegna al suo padrone che vuole usarla per avere in cambio Marianne. Arpagone accusa del furto Valerio, suo intendente, che pensa che la collera del padrone derivi dalla scoperta dei suoi segreti amori con Elisa. L'arrivo di Anselmo, che riconosce in Marianna ed in Valerio i figli creduti morti in un naufragio, scioglie l'intrigo.
Gli innamorati possono così essere felici mentre Arpagone ritrova il suo denaro. In questa commedia Molière riesce magistralmente a ridicolizzare all’estremo l’avarizia e la totale mancanza di sentimenti del vecchio protagonista rendendole, soprattutto nelle scene in cui sono poste a confronto con gli impeti giovanili del figlio Cleante, drammaticamente amare.
PERSONAGGI
ARPAGONE Padre di Cleante ed Elisa e innmorato di Mariana
CLEANTE Figlio di Arpagone, innamorato di Mariana
ELISA Figlia di Arpagone, innamorata di Valerio
VALERIO Intendente di Arpagone, innamorato di Elisa
MARIANA Innamorata di Cleante
ANSELMO In realtà Don Tommaso, padre di Valerio e Mariana
FRECCIA Servitore di Cleante
FROSINA Faccendiera
MASTRO SIMONE Mediatore
MASTRO GIACOMO Cuoco e cocchiere di Arpagone
DONNA CLAUDIA Domestica di Arpagone
GRAN D'AVENA Lacchè di Arpagone
STOCCAFISSO Lacchè di Arpagone
COMMISSARIO
AUTORE
Moliere, nome reale Jean-Baptiste Poquelin (Parigi 1622-1673) è certamente uno dei più eccelsi commediografi di tutti i tempi e forse il più grande autore teatrale comico.
Figlio di Jean, tappezziere del re, compì studi umanistici presso i gesuiti, poi seguì corsi di diritto.
Recitò a Parigi, poi i debiti lo portarono a far teatro girovagando per la provincia , così con l’ esperienza, migliorarono le sue qualità attoriali.
Si preparò alle creazioni drammatiche della maturità preparando il repertorio della sua compagnia costituito da elaborazioni e riscritture di farse e canovacci francesi, adattati ai nuovi tempi, sotto l’ influsso della commedia dell’ arte italiana.
Ritornato nella sua città natale vi si affermò come autore e attore.
Ebbe la protezione di Luigi XIV (Re Sole).
La caratteristica dei suoi testi è la grande comicità , la riflessione, il buon senso, la naturalezza e l’ equilibrio.
Morì il 17 febbraio 1673 mentre recitava la sua ultima opera: “ Il malato immaginario”
OPERE PIU' IMPORTANTI
Le preziose ridicole (rappresentata nel 1659)
La scuola delle mogli (1662)
Critica alla scuola delle mogli (1663)
Il Tartufo (rappresentata nel 1664)
Don Giovanni (rappresentata nel 1665)
Il misantropo (rappresentata nel 1666)
Il medico per forza (1666)
Giorgio Dandin (1668)
L’ avaro (1668)
Il borghese gentiluomo (1670)
Le furberie di Scapino (1671)
Le donne sapienti (1672)
Il malato immaginario (1673)